Obiettivi

Il progetto si propone di ripristinare e valorizzare un’area di proprietà del Patriziato di Corzoneso compresa fra San Remigio e Casserio in territorio di Corzoneso, abbandonata da decenni, ma che in passato ha rappresentato una risorsa importante per la popolazione locale.

Il comprensorio è ricco di elementi antropici e naturalistici meritevoli di essere preservati e valorizzati, al fine di recuperare parte del paesaggio rurale tradizionale. Questo progetto è inoltre un tassello che si integra perfettamente nel contesto di altre iniziative attualmente in corso nella Valle di Blenio, pure incentrate sulla valorizzazione dei beni culturali e naturalistici della regione.

L’obiettivo è di realizzare un «museo all’aperto» di divulgazione storico-scientifica con valenza turistica e didattica di portata nazionale, ripristinando i sentieri, le selve castanili e di noce, le piazze per le carbonaie e altri elementi antropici e naturali per:

  • creare un percorso ludico e didattico circolare per scuole, residenti ed escursionisti
  • valorizzare gli aspetti paesaggistici e naturalistici del comparto
  • conservare oggetti storici dall’indubbio valore paesaggistico
  • tramandare le conoscenze sulla gestione passata del nostro territorio

Promotore

Promotore è il Patriziato di Corzoneso, proprietario del comprensorio interessato, che con un mandato ha delegato a Claudio Bozzini la conduzione del progetto.

Il Patriziato di Corzoneso, 320 cittadini per 140 fuochi, gestisce il territorio prevalentemente boschivo e agricolo di sua proprietà nell’omonima frazione di Acquarossa: una superficie di ca 5.6 km2 suddivisa in bosco, zone incolte agricole e pascoli, che spazia dal fondo valle fino ai pascoli sopra all’alpe di Garína e alle cime poste fra il pizzo Matro e il pizzo Erra. È inoltre proprietario di alcuni stabili, fra i quali in particolare la sala patriziale, dove vengono organizzate regolarmente attività sociali e ricreative, come pure i locali che ospitano Ra Butéga, negozio che riveste un’importanza decisiva nel villaggio.

Oltre alla cura del paesaggio il Patriziato s’impegna per la valorizzazione e la riscoperta delle attività che hanno caratterizzato nei secoli scorsi la vita del paese di Corzoneso e dell’intera valle di Blenio. Il progetto di ripristino del «Sentiero delle carbonaie», assieme alle altre iniziative sostenute dal Patriziato quali il recupero dell’antico mulino e dei sentieri didattici legati al tema dell’acqua portati avanti dall’associazione del Murín da Curzönas e la manutenzione e lo sviluppo dell’alpe di Garína, si inserisce perfettamente in questo contesto.

Itinerario

Si tratta di un tracciato circolare di circa 3 km con poco più di 400 m di dislivello che si snoda fra selve castanili e bosco di castagni, tigli e abeti, con conformazioni geologiche uniche e punti panoramici spettacolari. La partenza dal punto più basso a San Remigio, con la salita da affrontare all’inizio, consente di concedersi il tempo necessario per soffermarsi e apprezzare gli aspetti del paesaggio presenti lungo il percorso, facendo dimenticare la fatica dovuta al dislivello. Una volta raggiunto l’altitudine massima oltre a visitare alcuni luoghi particolari ci si può concedere una pausa prima di affrontare il rientro, tutto in discesa. Ovviamente viene data completa libertà al visitatore di scegliere la via che più gli aggrada.

Dati tecnici

  • distanza……………… : 3.26 km
  • salita……………….….. : 427 m
  • discesa……………….. : 427 m
  • difficoltà…………….. : facile
  • durata indicativa… : 3 h

Il punto di partenza consigliato si trova a Corzoneso piano (frazione di Acquarossa) in località Boscero, nei pressi dell’oratorio di San Remigio e può essere raggiunto con veicoli privati oppure con i mezzi pubblici (dalle fermate autobus di Dongio, Piazza oppure Corzoneso Piano, Bivio). Il percorso può essere raggiunto anche partendo dalla ex casa comunale di Corzoneso (fermata autobus Corzoneso, Paese) oppure da Casserio (fermata Corzoneso, Valasci).

Realizzazione

Della realizzazione del progetto si occupano Claudio Bozzini e Andrea Demarta nei ruoli di coordinatore e rispettivamente di capo progetto.

Claudio Bozzini, Dipl. Math ETH

Claudio Bozzini, diplomato in matematica al Politecnico federale di Zurigo, dal 2010 collabora con l’Istituto federale di ricerca WSL come responsabile del progetto Monoplotting che ha portato allo sviluppo di un software che permette di utilizzare comuni fotografie (attuali o storiche) per lo studio quantitativo del paesaggio. Dai primi anni del 2000 si occupa pure di ricerca toponomastica e ha collaborato a diverse pubblicazioni sul territorio ticinese.

Andrea Demarta, Dipl. Forst-Ing. ETH

Andrea Demarta, diplomato in scienze forestali al Politecnico federale di Zurigo, titolare dello Studio d’ingegneria forestale Demarta e da più di dieci anni attivo nella realizzazione di progetti di valorizzazione del paesaggio rurale tradizionale.

Commissione scientifica

Il progetto è supervisionato da una commissione scientifica composta da tre ricercatori, profondi conoscitori del territorio e della storia ticinese: Patrik Krebs, Mark Bertogliati e Christian Scapozza.

Patrik Krebs, Dipl. Geogr. UNI Friborgo

Patrik Krebs, geografo diplomato all’Università di Friborgo, è ricercatore presso l’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL. È autore di pubblicazioni di carattere storico, culturale e paleoecologico nell’area sudalpina. Tra i suoi principali interessi vi sono l’antracologia e la storia della protoindustria del carbone di legna, lo sviluppo della castanicoltura e l’evoluzione del paesaggio nella Svizzera italiana.

Mark Bertogliati, Dr. Ing. for. ETHZ

Ingegnere forestale diplomatosi presso il Politecnico federale di Zurigo, dottorato in storia presso l’Università di Lucerna. Attivo professionalmente presso uno studio d’ingegneria, dal 2018 è curatore del Museo etnografico della Valle di Muggio. È ricercatore ospite presso l’Istituto federale di ricerca per la Foresta, la Neve e il Paesaggio WSL ed è autore di diverse pubblicazioni e contributi sulla storia e le dinamiche del territorio e del paesaggio al Sud delle Alpi.

Cristian Scapozza, Dr. sc. nat., MSc. Geogr.

Cristian Scapozza, PhD in geografia presso l’Università di Losanna, è ricercatore senior e docente in geografia fisica e geomorfologia all’Istituto scienze della Terra (IST) della SUPSI, presso il quale è responsabile del Settore geologia e del Centro competenze cambiamento climatico e territorio (CCCT). La sua attività di ricerca è focalizzata all’evoluzione del paesaggio naturale delle Alpi durante e dopo le grandi glaciazioni, declinata nella cartografia geologica del Quaternario, nel monitoraggio degli ambienti periglaciali alpini, nella geoarcheologia e nella valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale. Dal 2018 è curatore del Museo storico etnografico Valle di Blenio. È autore di più di 150 pubblicazioni scientifiche e divulgative, in gran parte dedicate al territorio della Svizzera italiana.